Val del Fich e i formaggi di Federica tra tradizione e innovazione

Chi dice che la passione non paga, che i giovani sono choosy e che l’allevamento è fuori moda, probabilmente non ha ancora conosciuto Federica Cornolti. E peggio per lui, ci verrebbe da dire: si perderebbe non soltanto l’entusiasmo di una giovane e coraggiosa imprenditrice, ma anche la bontà dei suoi formaggi di capra. Federica Cornolti, 27enne di Ponteranica (BG), è infatti una giovanissima allevatrice e casara bergamasca che è stata capace di coniugare gli insegnamenti di un grande maestro della tradizione casearia con l’innovazione. Il risultato è l’azienda agricola Val del Fich: allevamento di capre Saanen, produzione caesaria di qualità, frutteto e fattoria didattica. Una grande soddisfazione, nata dalla passione e dalla tenacia di chi sa ancora credere ai propri sogni.

Gli insegnamenti di un maestro e l’entusiasmo di un’allieva

Federica non è figlia d’arte, ma ci è diventata grazie ad un maestro d’eccezione. Il nome di Leidi Battista forse dirà poco a chi non è del settore, ma in bergamasca è ormai un’istituzione. Baffi e barba bianca e 55 anni di attività alle spalle, Leidi Battista è stato infatti il primo ad allevare capre e produrre formaggio caprino di qualità nella provincia di Bergamo, precisamente ad Almenno San Salvatore (Valle Imagna). Vincitore per ben 15 anni del premio come miglior allevatore di capre in Franciacorta, Leidi Battista ha dalla sua un carattere ruvido e decenni di esperienza.

Ed è stato proprio con lui che Federica Cornolti ha svolto il suo tirocinio universitario. «Studiavo allevamento e benessere animale alla facoltà di veterinaria di Milano – spiega la ragazza, gran sorriso e treccia bionda d’ordinanza -. Mi piaceva l’idea di lavorare con le capre e così sono andata da Leidi Battista. E’ uno dei migliori casari bergamaschi e mi ha insegnato tantissimo, sia nella caseificazione che nella gestione degli animali».

Dal tirocinio alla decisione di proseguire sulla strada della caseificazione caprina il passo è stato breve e quasi immediato: «volevo unire ciò che studiavo all’università con quello che imparavo nella pratica». E così, detto fatto.

Val del Fich, l’azienda agricola nata sui terreni di famiglia

Come sempre capita in attività di questo tipo, i primi passi sono stati esitanti. Nonostante la condivisa passione per gli animali, infatti, nessuno nella famiglia di Federica aveva alle spalle esperienza come allevatore. Il padre idraulico e la madre ragioniera hanno però messo a disposizione della figlia un terreno di proprietà a Ponteranica: un primo passo per iniziare.

«Ho cominciato nel 2012 con 15 capre e una stalla provvisoria – racconta Federica –  Poi però, grazie anche ad un bando europeo, sono riuscita ad ingrandirmi e nel 2015 è nata l’azienda agricola Val del Fich, con stalla, sala mungitura, caseificio e spazio per le attività didattiche. Ora ho 40 capre da lattazione e produco caprini freschi e stagionati, ma anche yogurt e ricotte».

E non dimentichiamoci della linea di confetture da abbinare ai formaggi: sviluppata con la mamma e la nonna, è una vera e propria attività intergenerazionale che parla di antichi saperi e sapori.

Non solo. La Val del Fich è anche fattoria didattica e organizza corsi e campi estivi in fattoria, grazie alla presenza di cavalli, pecore e asini assieme alle vere protagoniste, le bianche caprette di razza Saanen.

Strategia vincente: puntare tutto sulla qualità…

La scelta di tenere capre di razza Saanen – come quelle di Heidi, per capirci –  non è casuale. Originaria di Francia e Svizzera, la specie è tra le più produttive del mondo ed è quella più indicata per la lattazione. Queste caprette possono produrre infatti fino a 5 litri di latte al giorno ciascuna.

«Punto molto sulla qualità dei formaggi e sulla selezione della razza a livello genetico per garantire un risultato eccellente – spiega ancora Federica -. Inoltre ho messo a frutto gli studi universitari, creando un allevamento che segua il benessere degli animali e non il loro sfruttamento».

E se è vero che non sono solo le medaglie a certificare un buon lavoro, è altrettanto vero che i riconoscimenti esterni spesso aiutano. Federica lo sa bene: nonostante la giovane età e i pochi anni di esperienza sul campo, infatti, nel 2016 ha ottenuto il riconoscimento di eccellenza della critica al concorso caseario All’ombra della Madonnina di Milano per il suo tronchetto a crosta fiorita e il caprino bianco fresco… Che aveva già ricevuto il diploma di qualità nel 2013.

… e sul chilometro zero

Ma la gratificazione maggiore per Federica viene dai suoi clienti. Quelli che la cercano, che ritornano dopo aver provato i suoi formaggi e la consigliano ad amici e parenti. Perché – la ragazza ci tiene a specificarlo – alla Val del Fich è tutto rigorosamente a chilometro zero.

«Quello che produco lo vendo in zona, con consegne a domicilio e nello spazio aziendale. Rifornisco anche qualche ristorante della zona. Oggi questi aspetti sono molto importanti: il rapporto con il cliente, la genuinità del prodotto, l’attenzione alle esigenze di ciascuno».

Federica usa lo stesso approccio anche con gli altri allevatori della zona. «Cerco di collaborare, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Anche se all’inizio c’era stupore nell’interfacciarsi con una ragazza su queste cose! La cosa comunque non è mai stata un problema. Poi è bello vedere che sempre più giovani si stiano avvicinando alle realtà agricole».

Capre e formaggi: la giornata tipo di una casara

«Con gli animali, un giorno si ride e un giorno si piange».

Federica ride mentre enuncia la massima che fa da fil rouge alla sua attività quotidiana. Già, perché da un lato lavorare con gli animali le piace da morire, ma dall’altro è innegabile che quello dell’allevatrice sia un lavoro duro, senza ferie né orari. E con una sola parola all’ordine del giorno: imprevisti.

«Si munge due volte al giorno – racconta -, bisogna svegliarsi presto. Se va tutto bene, una giornata tipo si suddivide tra la stalla e il caseificio. Bisogna occuparsi sia degli animali che del latte e dei formaggi».

Ed è in quel “se va tutto bene” che si percepisce l’entusiasmo di Federica: cos’altro potrebbe muovere una giovane donna in un ambito così faticoso se non la passione? Quando glielo facciamo notare, la risposta non si fa attendere.

«Il mio sogno era quello di lavorare con gli animali. Non mi sarei vista da nessun’altra parte». 


Se volete provare i buonissimi formaggi di Federica, potete contattarla sulla pagina Facebook “Azienda Agricola Val del Fich” oppure passare a trovarla direttamente in azienda.

Azienda Agricola “Val del Fich”, via Cornella Ponteranica (BG) / tel. 346-1045697